giovedì 13 settembre 2012

Offerte speciali...

Il sito nuovo va festeggiato con una promozione, perciò...
solo fino a domenica prossima (16 settembre 2012) la raccolta di Anna dai Capelli Rossi (ovvero i primi tre romanzi della serie) saranno disponibili (in formato pdf oppure mobi) a soli 2 euro invece di 4.
Come si fa? basta andare qui!

Giornata di giubilo!

Gioite ed esultate: il nuovo sito de Il Gatto e la Luna è prontooooooo!!!!
Tra le novità anche la pagina da dove scaricare, in formato pdf o mobi, gratuitamente assaggi dei nostri ebook.
Che aspettate? Correte a visitarlo!

lunedì 10 settembre 2012

FAQ

FAQ: quel che vorreste sapere di noi ma non osate chiederci!


Dubbi? Perplessità? Vorreste comprare uno dei nostri titoli ma non vi fidate perché non ci conoscete? O non sapete bene come funziona? Niente problemi: ecco un po' di risposte alle vostre domande. Se ce ne sono altre, che non trovate qui e che vorreste chiederci, non esitate a scriverci a info@ilgattoelaluna.it. Non abbiate paura: non graffiamo, anche se siamo gatti!


Acquisti dal sito
Come si paga? Semplicissimo: bastano una carta di credito o una qualunque carta prepagata, tipo postepay, paypal o altre simili.

Ma non è una fregatura? No, il metodo di pagamento scelto è sicuro. Usiamo paypal proprio per questo. I vostri dati non vengono memorizzati sui nostri database, se è questo che temete. Se invece non vi fidate di paypal, vi rimandiamo alla loro pagina di faq: paypal

E poi i libri come li prelevo/ricevo? Una volta effettuato il pagamento, i libri vi verranno inviati per e-mail. Per questo è assolutamente necessario che ci diate un indirizzo di posta elettronica valido quando compilate il modulo per l'acquisto. I libri non saranno scaricabili dal sito, e le copie conterranno in ogni pagina il vostro indirizzo email. Questo per tutelarci ed evitare che qualcuno ne acquisti una copia e poi lo distribuisca gratuitamente a chiunque vanificando tutto il nostro lavoro. Cercate di essere comprensivi!

Come mai i libri non mi arrivano immediatamente? Perché la nostra azienda è piccola ed effettuiamo gli invii personalmente, non abbiamo un sistema automatico. Qualche volta (per esempio di notte, a ora di pranzo ecc...) potremmo perfino non essere al computer. E di tanto in tanto ci capita addirittura di andare in vacanza (ma è raro). Però non temete: i libri venduti vengono sempre inviati a chi li ha acquistati!

Come faccio a leggere i vostri libri? I nostre e-books sono in formato pdf, leggibili con molti programmi e da molti apparecchi (computer, palmari, parecchi cellulari ecc...), e mobi (per kindle). Se vi va, i primi potete perfino stamparli, perché a differenza di altri editori noi abbiamo scelto di lasciarvi questa possibilità. Potete anche regalarli: basta farci presente, tra le note del modulo d'acquisto, l'indirizzo email della persona a cui desiderate inviarlo e un eventuale messaggio da aggiungere. Sul sito NON disponiamo del formato epub.
Ma siamo certi che non siete degli imbroglioni? Domanda lecita. Potremmo semplicemente dirvi, magari anche un po' offesi: "Ma certo che non siamo imbroglioni!", ma forse non vi basta. Però in basso a ogni pagina del nostro sito trovate il nostro numero di partita iva, siamo regolarmente iscritti alla camera di commercio di Milano e abbiamo un prefisso editore regolare (ovvero 96104). Insomma siamo davvero editori, piccoli ma veri e onesti. Inoltre, non approfittiamo di un vostro eventuale contatto per vendervi cose strane, mandarvi mail di spam, fregarvi soldi eccetera eccetera. Il fatto che non siamo grandi e famosi non vuol dire che siamo anche degli imbroglioni. Dobbiamo metterci la zampa sul fuoco?

Altre domande
Cos'è questa newsletter che ho visto sul sito (colonnina a sinistra)? Mi costa qualcosa? No, l'iscrizione è gratuita. Non serve a farci sapere i fatti vostri, ma vi permette di sapere le nostre ultime novità (nuovi libri, offerte, eventuali incontri...), nient'altro. Soltanto noi sappiamo chi si iscrive, nessun altro.
Posso trovare i vostri ebooks altrove? Certo. Per ogni ebook vi diamo i dettagli delle librerie online dov'è possibile reperirlo.
Posso trovare i vostri libri anche di carta? No. Qualche anno fa avevamo fatti stampare tre titoli (Occhi d'Ambra, La Grande Commedia Umana e Anna dei Tetti Verdi), ma in tirature molto limitate, e ormai sono finite. Sarà molto difficile averne altre, ma non si sa mai...
Come posso lavorare per voi? Non si può, purtroppo. Riceviamo sempre tanti CV, e non sempre riusciamo a rispondere. Ma la risposta è comunque negativa. Siamo troppo piccoli, non possiamo dare lavoro ad altri quando noi stessi ne abbiamo poco. E non ci va di illudervi facendovi credere di esserne invece in grado. Più avanti, chi lo sa?, le cose potrebbero migliorare. Ma per il momento non possiamo. Scusateci!

venerdì 7 settembre 2012

La classe non è acqua

La classe non è acqua e il fascino neppure. Perché confessiamolo, la prima cosa che abbiamo capito quando a scuola ci han fatto studiare Lord Byron (lo si accenna perfino in letteratura italiana, perché non è possibile parlare di Romanticismo senza menzionare Lord Byron) è che questo celebre e celebrato poeta era prima di tutto un gran figo. Non semplicemente bello, affascinante, carismatico, come potrete aver letto sul manuale di storia della letteratura. Era proprio un figo. Le donne gli morivano dietro, le fanciulle svenivano quando lui si presentava a un ricevimento o a un evento mondano, le ragazza si accapigliavano per ricevere almeno un suo sguardo sprezzante. Se fosse vissuto adesso sarebbe stato una popstar. Un sex symbol lo era sicuramente. Anzi, forse è il prototipo del sex symbol maschile.

Lord Byron è famoso per la sua vita dissoluta e libertina, sulla quale si sono sprecati fiumi d'inchiostro e di parole. Ha avuto problemi con la legge, ed è stato costretto all'esilio dalla natia Inghilterra, perché pare che sia riuscito a sedurre perfino la propria sorellastra.
Era alto. Atletico. E bello, bello, bello (nonostante fosse un po' zoppo al piede destro, cosa che per lui era fonte di dolore e tormento e che, mi ci scommetto le falangi, per le donne costituiva una nota di fascino in più). E ci teneva a esserlo. Bello, intendo. Era fissato con le diete, la forma fisica, lo sport, l'aspetto esteriore. Di notte dormiva coi bigodini di carta, in modo da avere riccioli sempre perfetti.
E sul suo conto giravano talmente tante maldicenze da renderlo assai poco raccomandabile, soprattutto per le giovinette di buona famiglia.
Motivo per cui le giovinette di buona famiglia non facevano che innamorarsi perdutamente di lui.
Era bello e maledetto, proprio il tipo per il quale noi soavi fanciulle tendiamo a perdere la testa.
L'eroe byroniano, ovvero il suo protagonista-tipo (ovvero lui stesso, secondo lui), è un uomo idealizzato, forte, bello, talentuoso, schivo, complicato, tormentato, anticonformista, appassionato e pieno di guai. Insomma, il prototipo dell'eroe da romanzo, o da filmone strappalacrime, che le ragazze di tutte le epoche sognano di incontrare. Per ricevere una bastonata nei denti, ovviamente, perché questo genere d'eroe di solito è così innamorato di se stesso da non poter assolutamente amare qualcun altro.
La seconda cosa che impariamo di George Gordon, sesto barone di Byron, è che è stato uno degli esponenti principali del Romanticismo. E con questo molte gentili fanciulle fraintendono, perché quando sentono che Byron era un romantico subito si figurano scenari sentimentali con soli, cuori e amori. Cose tipo passeggiate sulla spiaggia. Il sole che tramonta. Lui e lei che si tengono per mano e si guardano nelle palle degli occhi. Lui che le confessa eterno amore e il desiderio di sposarla e avere con lei una decina di figli, nonostante il destino avverso sia crudele eccetera. Ecco, scordatevelo. Byron era un romantico proprio e soltanto nel senso della corrente artistica: l'universo visto come un tutto organico, la ricerca del bello, del sublime, della potenza della natura e della forza creativa e così via. E un mucchio di artisti dediti  al consumo smodato di oppiacei, ma questa è un'altra storia.
Insomma, se vi avesse portato sulla spiaggia al tramonto, nella migliore delle ipotesi avrebbe ammirato solo la propria immagine riflessa nelle acque. Nella peggiore... fate voi.
Una cosa che sui manuali di letteratura non sempre è riportato, è che Byron era vegetariano e animalista, quindi alla fine tanto male non poteva essere. Secondo un'antica leggenda, anzi, il fantasma del suo cane favorito è ancora in attesa del ritorno del padrone all'ingresso dell'avita tenuta, tanto la povera bestia amava quell'uomo.
Byron morì nel 1824 all'età di trentasei anni, di malaria, mentre combatteva per la liberazione della Grecia, ragion per cui lì è considerato un eroe nazionale.
Ma ora basta parlare di Byron, altrimenti non vorrete più leggere la sua biografia (di prossima pubblicazione) e affrontiamo finalmente il Sardanapalo (con l'accento sull'ultima a).
Che è sì un suo lavoro minore, ma riflette parecchio della personalità dell'autore, il quale aveva una personalità tanto forte da farla emergere non solo nelle proprie opere ma anche in quelle degli amici (vedi Il Vampiro di John William Polidori, edito sempre da noi).
Se lo cercate sul dizionario, vedete che Sardanapalo è sinonimo di persona dissoluta, dedita al lusso e ai piaceri. Un po' come il nostro Byron, insomma.
Si trattava in realtà del re assiro Assurbanipal, vissuto nel VII° secolo AC, e la sua fama di dissoluto è fondamentalmente un mito. Il vero Assurbanipal fu un re abbastanza pacifico e colto (sapeva leggere e scrivere, cosa che per i re dell'epoca rasentava il miracolo), protettore delle arti e della cultura: per dirne una, fu lui a fondare quella che possiamo considerare la prima antenata di una moderna biblioteca. Secondo il mito, invece, Sardanapalo amava vestirsi da donna, accoppiarsi con chiunque e trascorrere tutto il suo tempo tra orge, libagioni e gozzoviglie varie finché un satrapo (vale a dire un governatore) di nome Arbace non gli chiese udienza, e lo trovò impegnato in pratiche così immorali e peccaminose da decidere di dichiarargli guerra e spodestarlo. Sempre secondo il mito, pur di non cedere al nemico Sardanapalo sarebbe saltato volontariamente sul rogo assieme alla sua concubina favorita, la schiava Mirra.
Byron ha affrontato il tema a modo suo. Ha voluto trasformare il dissoluto in un eroe positivo. Un eroe che ispiri simpatia e rispetto. Anche per questo ha usato un linguaggio volutamente semplice, quasi quotidiano.
Il suo Sardanapalo è un uomo pacifico. È un re, ma non ha manie di grandezza. Detesta la violenza. Non sopporta le guerre. Non vuole conquistare con la forza ma coi sentimenti. Non vuole essere temuto o venerato, ma solo amato. Non vuole essere un dio o un eroe, ma soltanto un uomo. Non teme la morte, la considera una parte naturale della vita, ma non per questo vuole infliggerla agli altri. Gli piace divertirsi, fare baldoria, stare con gli amici. Desidera un regno di pace, non di guerra e di terrore. E queste sue qualità, che oggi sarebbero considerate positive, non sono viste di buon occhio dai contemporanei. In un'epoca in cui il guerriero conquistatore è esaltato come massimo esempio di virilità, come si può mai ammirare un pacifista? E perciò ecco il cognato Salemene che gli rimprovera la sua scarsa (o nulla) propensione alle guerre di conquista, ecco il generale Arbace e il sacerdote Belesi complottare per detronizzarlo, ed ecco perfino la concubina Mirra che, pur amandolo, lo disprezza, perché lui non è il “macho che non deve chiedere mai” (termine mio, ma il concetto è quello) che vorrebbe lei. Tutti ritengono che il suo buon carattere sia sinonimo di mollezza ed effeminatezza (intesa come debolezza, incapacità di reagire e ragionare)... e tutti si sbagliano, naturalmente, perché Sardanapalo è pacifico sì, ma non per questo anche debole e pavido. La tragedia si dipana nell'arco di una notte, come da regole aristoteliche, rivelando un Sardanapalo (suo malgrado) molto più eroico di quanto nemici e amici si aspettassero. E forse molto più umano di quanto Byron stesso avesse pensato.


Se volete acquistare Sardanapalo, lo trovate (a solo 1 euro!!!) a questi link. Si tratta di una traduzione del 1880, circa, raccolta da un fragile libretto trovato per caso e che secondo me ha ancora tanto da dire.

https://www.amazon.it/dp/B0096RH6BY
http://www.ultimabooks.it/sardanapalo
http://www.bol.it/ebook-italiani/Sardanapalo/lord-byron/ea978889610436/
http://www.net-ebook.it/ebooks/40039/Sardanapalo.aspx
http://www.cubolibri.it/home.php/ebook-sardanapalo-lord-byron-il-gatto-e-la-luna-9788896104361.html
http://www.ilgattoelaluna.it/schedelibri/sardanapalo.html




giovedì 6 settembre 2012

Il primo amore non si scorda mai

Il primo amore non si scorda mai, così come il primo ebook pubblicato difficilmente ce lo si dimentica.
Il mio primo ebook è stato Anna dei Tetti Verdi, di Lucy Maud Montgomery. Ho cominciato a tradurlo nel 2008 ma sono riuscita a pubblicarlo solamente nel 2009. Perché volevo che fosse perfetto e continuavo a correggerlo.
Sì può dire che quando ho aperto la casa editrice avevo solo quel libro lì in catalogo. Un po' poco, vero?
Eppure ero così entusiasta che mi pareva che quel libro lì, da solo, fosse già un gran bel successo.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, il Gatto e la Luna è cresciuto e non solo come catalogo. Ha imparato tante cose. Ha fatto un mucchio di esperienze. Un gran mucchio di fatica. Per non parlare delle delusioni, ma quelle immagino capitino a tutti. Del resto mi sono scelta un mezzo, l'ebook, che è ancora poco popolare in Italia (in tal proposito, vi avverto che se non volete procurarmi un attacco d'idrofobia perniciosa vi sconsiglio di citarmi la frase “profumo di carta”), per non dire osteggiato.
Ma torniamo al primo amore, ovvero al primo ebook.
Anna dei Tetti Verdi è il primo romanzo della serie di Anna dai Capelli Rossi.
Sì, proprio lei, quella dei cartoni.
Io però i cartoni di Anna non li ho mai visti, perché da piccola seguivo solo Candy Candy, Bia la sfiga sfida della magia, Jeeg robot e la Principessa Zaffiro ^___^
Però da anni conoscevo i libri, scritti a partire dal 1908 (per chi non lo sapesse, è il cartone a essere stato tratto dai libri, non il contrario...).
Perché ho deciso di partire proprio da lì? Perché sono libri scritti con intelligenza. Non ci sono grandi avvenimenti, epiche imprese, eventi straordinari. È la vita normale di una bambina che diventa ragazza e poi donna, che osserva il mondo attorno a sé con affettuosa ironia e distaccata passione. Libri che ci fanno immergere in un mondo normalissimo che, proprio per questo, è il più magico possibile. Proprio come quello in cui viviamo noi, senza vederlo.
Non male per un romanzo per ragazzi, no?

Se volete acquistare (costa solo 2 euro, via...) l'ebook di Anna dei Tetti Verdi (che profuma non solo di carta, ma anche di cioccolata, amore, fantasia, senso dell'umorismo, intelligenza e chi più ne ha più ne metta) andate pure sui link sottostanti e... buona immersione :-)

http://www.amazon.com/dp/B0036RTYR4
http://www.cubolibri.it/home.php/ebook-anna-dei-tetti-verdi-anna-dai-capelli-rossi-lucy-maud-montgomery-il-gatto-e-la-luna-9788896104019.html
http://www.ibs.it/ebook/Montgomery-Lucy-Maud/Anna-dei-tetti/9788896104019.html?
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788896104019/Anna_dai_capelli_rossiAnna_dei_tetti_verdi/Lucy_Maud_Montgomery.html
http://www.net-ebook.it/ebooks/1751/Anna-dei-tetti-verdi-Anna-dai-capelli-rossi.aspx
http://www.ultimabooks.it/anna-dei-tetti-verdi-anna-dai-capelli-rossi
http://www.webster.it/libreria/ebook-italiano/9788896104019/lucy-maud-montgomery/anna-dei-tetti-verdi-anna-dai-capelli-rossi-e-book.htm
http://www.ilgattoelaluna.it/gattoverde.html